Dietro il nome Skillherz c’è molto più di un titolo: è un progetto che unisce competenze e vibrazioni. Skill richiama il mondo del lavoro, le capacità acquisite, la professionalità che si costruisce; herz, parola che richiama l’onda, la frequenza, il battito, la vibrazione che unisce chi impara e chi offre opportunità, chi insegna e chi ascolta. Skillherz è la nuova frequenza su cui studenti e aziende si sintonizzano in una comunione di intenti.
Immagina il simbolo grafico di Skillherz: al centro i giovani, con gli occhi verso il futuro, e ai lati le scuole e le imprese che li affiancano. Tutto è attraversato da un’onda – la frequenza pulsante – che unisce i margini al centro. È un’onda che suggerisce orientamento: direzione e segnale per chi è in ascolto. Questa frequenza si misura nel territorio, perché ogni provincia dotata di una Factory diventa una stazione in cui studenti e aziende si incontrano, si vedono, si riconoscono. L’orientamento è così il filo che collega tutto: non è più solo un asse scolastico, ma un’esperienza viva.
I giovani oggi sono iperdigitali, sommersi da stimoli e informazioni frammentate: serve una frequenza che filtri il rumore, che restituisca voce a chi deve scegliere, mostrare se stesso, capire. Skillherz vuole essere questo hub, il centro da cui parte la buona informazione, la guida di scelta concreta, il campo in cui provare, dentro contenuti autentici e luoghi reali. Non basta trasferire nozioni, occorre evocare visioni, accendere domande, permettere ai giovani di immaginare, desiderare – e poi costruire.
Skillherz propone di educare non solo con il sapere, ma con il sogno concreto, con la partecipazione attiva, con l’esperienza che trasforma l’orizzonte in strada percorribile. Skillherz non è solo un progetto, è una frequenza condivisa: quella su cui ogni giovane può sintonizzarsi per capire chi è, dove va, cosa può diventare.