La crescita occupazionale premia i lavoratori maturi e penalizza gli under 34: –159mila giovani in un anno. L'Osservatorio Delta Index: senza orientamento continuo, onboarding strutturato e comunicazione autentica, il ricambio generazionale non può reggere.
MERCATO DEL LAVORO
CAPITALE UMANO. Secondo l’ultimo bollettino Excelsior-Unioncamere, in Lombardia sono attesi 245.600 ingressi, quasi un terzo under 30. Nei profili commerciali la richiesta di giovani sfiora il 44,4% delle entrate
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REPORT DELL'OSSERVATORIO
Report Delta Index aziende: il primo osservatorio italiano certificato sull’attrattività verso la Gen Z cambia la prospettiva delle imprese, svelando criticità e margini di crescita
SCELTI DA NOI
Anna Maria Fellegara (Università Cattolica): per la Gen Z il lavoro è parte integrante della qualità della vita, ma la promessa iniziale va mantenuta con coerenza e crescita
L’intelligenza artificiale entra nei processi Hr, ma senza cultura rischia di disorientare i giovani candidati. Mauri (Polimi): servono regole chiare e nuove competenze
Le aziende devono adattarsi alle nuove esigenze, offrendo opportunità di aggiornamento costante e creando spazi per una vera evoluzione professionale
Parola di Beniamino Bedusa (Great Place to Work): la sfida non è fermare le dimissioni, ma costruire ambienti ibridi, leader capaci, valori condivisi e vero benessere psicologico
VIDEO – Il manager Alessandro Profumo: «Pagare meglio, trattenere meglio. Il giusto equilibrio per le imprese»
Presentata la Next Gen Factory: «Alleanza per l’incontro formazione-aziende». Partita da Bergamo per estendersi ad altre province, punta a coinvolgere 100mila ragazzi
#IMPRESEPOSITIVE. Percorso di carriera trasparente (fasi e retribuzioni), Academy interna e mentoring continuo La testimonianza di Arianna, 26 anni: «Ho capito subito che la mia carriera non sarebbe stata lasciata al caso»
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DAL NOSTRO ARCHIVIO
La Gen Z non trova spazio non per mancanza di volontà, ma per un mercato del lavoro che rallenta e per aziende ancora prive di processi capaci di accoglierla: scarsa attrattività, selezioni deboli, poca formazione e onboarding quasi assenti. L’AI non causa la crisi, ma ne amplifica le fragilità. Il vero nodo è progettare l’ingresso, non giudicare i giovani.